Dopo averti parlato in questo articolo delle posate, oggi ci dedichiamo all’abbigliamento intimo in bambù. In particolare ci dedichiamo a illustrare i benefici e le qualità di questa produzione sia da un punto di vista etico sia per un discorso più ampio di salute. Vediamo insieme perché.
Perché si utilizza la fibra di Bambu per gli abiti?
Il bambù è una pianta che è impiegata in tanti settori: per esempio per la realizzazione di mobili o di strumenti musicali come quelli di etnici. Per quanto riguarda invece gli abiti si utilizza la sua fibra naturale. Le sue proprietà tutelano la salute del pianeta e di chi indossa capi realizzati in questo materiale. Tutto questo perché la fibra in bambù è biodegradabile, è anti-irritante, anti-batterica e protegge persino dai raggi ultravioletti. Ma non è finita qui, perché questo tessuto speciale risulta essere decisamente più assorbente e traspirante rispetto agli altri materiali.
Se ci spostiamo sul piano ecologico, è doveroso sottolineare che la coltivazione del bambù non ha un impatto negativo sul pianeta. Infatti questa pianta ha bisogno solo di un terzo dell’acqua e non necessita di un complicato sistema di irrigazione artificiale. Il bambù cresce senza troppe difficoltà e ha una resa produttiva intensiva. La sua crescita non incide sui terreni dedicati al fabbisogno alimentare, dal momento che questa pianta si sviluppa in regioni piuttosto aride.
Come viene prodotta la fibra di bambù?
Vediamo ora come avviene il procedimento della fibra di bambù. Questa spiegazione serve a renderti un consumatore consapevole, cioè uno di quelli che acquista secondo criteri specifici di sostenibilità. Pertanto questo è il processo produttivo:
- scomposizione della pianta di bambù
- la polpa ricavata viene poi lavorata immergendola in una miscela d’acqua, carbone disulfit e natriumidrossido
- poi viene pressata e immersa in un contenitore di acqua e acido solforico
- al temine di queste operazioni si ottiene la viscosa che viene indurita ed è pronta per trasformarsi in polpa di bambù soffice e setosa
I capi: il reggiseno in bambù
Proprio grazie alle sue proprietà antiallergeniche e antibatteriche, uno degli accessori/capi più venduti è il reggiseno in bambù, soprattutto per l’allattamento. Per esempio, puoi acquistare quello di Mysanity che è realizzato proprio con la fibra di questa pianta. Tra le sue qualità spiccano:
- la praticità delle coppe che sono apribili singolarmente proprio per agevolare l’allattamento
- tessuto morbido
- fascia laterale alta e contenitiva
- spalline regolabili
- chiusura con gancio e occhiello
- costo 27,90 euro
Calzini da uomo in bambù
Anche altri accessori possono essere realizzati con questa fibra. Un esempio sono i calzini da uomo in bambù di Danish Endurance. Un pacco da 3 paia costa poco più di 17 euro. Sono consigliatissimi perché abbinano lo stile alla salute e inoltre…
- sono una scelta eco-wear friendly, proprio perché sono in bambù
- sono morbidi, soffici e prevengono la formazione di fastidiose vesciche
- hanno spazi di ventilazione per mantenere freschi e asciutti i piedi
- hanno un design classico e un uso versatile. Sono ideali per l’ufficio così come per il tempo libero
- li consiglia l’atleta “ironman” Anders Hofman, per intenderci quello che ha completato con successo il primo triathlon in Antartide.
Boxer in bambù Sesto Senso
Anche l’intimo in bamboo può essere una valida scelta. Per esempio i boxer di Sesto Senso sono realizzati in fibra di bambù. Oltre alla fantasia elegante, sono caratterizzati da una estrema morbidezza interna ed esterna. Puoi scegliere tra la confezione singola che costa 14 euro circa e quella da 4 paia con prezzo di 28,74 euro. Le altre peculiarità sono:
- leggerezza
- resistenza all’abrasione e alla contrazione
- assorbono l’umidità e regolano anche la temperatura corporea
- la produzione made in EU.