Metaverso, Metaverso e ancora Metaverso. Dopo la svolta annunciata e applicata da Facebook, hai sentito spesso questa parola ronzare nelle tue orecchie. Oggi ti raccontiamo come è nata, come si è sviluppata e come è arrivata ai nostri giorni. Sei pronta/o? Comincia il nostro viaggio nel tempo tra letteratura, gaming e Facebook.

Chi ha inventato la parola Metaverso?

No, non è stato Mark Zuckerberg o il team di Menlo Park. Bisogna andare a ritroso per scovarla. É il 1992 e Neal Stephenson pubblica il romanzo fantascientifico e visionario Snow Crash. In questo futuro un po’ distopico, un po’ utopico e molto post cyberpunk, gli utenti interagiscono in uno spazio virtuale con le altre persone tramite i loro avatar. Comincia a suonarti familiare la cosa? Ecco, a questa realtà parallela ci si può collegare anche dagli spazi pubblici, mentre il mondo reale è dominato da franchise, holding media che sono onnipresenti e da multinazionali, più o meno losche come la Narcolombia e la Pizza Cosa Nostra che controllano questo enorme paese.

Il protagonista è Hiro un semplice fattorino che lavora per il brand mafioso e che deve consegnare nei tempi prestabiliti una pizza. Insomma, sembra un dejavu della stressante vita dei rider di oggi, vero? Ecco, c’è solo un aspetto da considerare: se la pizza non arriva in tempo al destinatario, il cliente non solo ha diritto a non scucire un soldo, ma può anche richiedere le scuse in diretta tv da parte dei capi del brand. Quanto a HIro, probabilmente sarebbe ucciso. Dopo aver risolto questo problema, grazie all’aiuto di uno skater-corriere, il protagonista scoprirà l’esistenza di un potente virus Snow Crash che nella realtà è una droga, ma nel Metaverso è un potente virus informatico in grande di infettare qualsiasi cosa. Come va a finire? Beh, ti consigliamo di leggerlo. E di acquistarlo su Amazon perché ne vale davvero la pena.

Dalla letteratura al gaming: Second Life

Circa dieci anni dopo l’uscita di Snow Crush, Linden Lab rilascia Second Life. É una piattaforma virtuale alla quale gli utenti accedono tramite un avatar. Questa seconda vita si svolge a Moose Beach e qui gli utenti iscritti possono: socializzare con gli altri utenti, partecipare ad attività di gruppo come concerti, creare progetti, comprare e vendere tramite la moneta virtuale, interagire con la voce sia pubblicamente che privatamente. Per certi versi non c’è uno scopo o un traguardo da raggiungere. Non si gioca per vincere. Ma solo per sfuggire alla realtà.

Inoltre, l’ambiente virtuale non è dato dal sistema, ma si rinnova e cambia grazie all’azione e alla creatività degli stessi utenti. Non va dimenticato che Second Life è stato usato anche a fini didattici da alcune prestigiose università come Harward, Oxford e Salerno in Italia. Inoltre il British Council lo ha utilizzato per favorire la diffusione e l’insegnamento della lingua inglese. Come sta andando Second Life? Dopo un boom che l’ha portato a raggiungere il milione di utenti regolari, negli anni successivi il numero di quelli attivi è sceso a 800.000.

Il progetto di Epic Games

Nell’aprie 2021 Epic Games ha dichiarato di aver ricevuto una valanga di finanziamenti per realizzare il suo gioco metaverso. Come ha detto Tim Sweeney nell’intervento riportato da Ign Italia: “Siamo grati ai nostri nuovi e vecchi investitori che supportano la nostra visione per Epic e il Metaverso. Il loro investimento aiuterà ad accelerare il nostro lavoro incentrato sulla creazione di esperienze social connesse tra loro in FortniteRocket League e Fall Guys, oltre a continuare nel nostro processo di rafforzamento degli sviluppatori di videogiochi tramite Unreal Engine, Epic Online Services e l’Epic Games Store”.

Quando vedremo la grande novità di Epic Games? Al momento non c’è una data precisa, ma se ci saranno sviluppi, avrai modo di scoprili qui su Intendenza.

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