Un accessorio fashion, un brand storico e un social network. Il risultato finale? I superocchiali smart, ovvero i Ray-Ban Stories. Sono già famosi e in futuro potranno passare alla storia come i primi occhiali di Facebook. Sono stati prodotti in partnership con il gigante dell’ottica Luxottica che detiene lo storico marchio Ray-Ban. In questo articolo ti illustriamo tutti i pregi e i difetti dei Ray-Ban Stories.

Cosa puoi fare con Ray-Ban Stories?

Tante cose. Davvero tante. Puoi scattare una foto, fare un video di 30 secondi e poi condividerlo sui social network con i tuoi amici per riguardarlo. Ma non è tutto. Con i Ray-Ban Stories di Facebook puoi ascoltare la tua playlist preferita oppure parlare al microfono e la tua voce risulterà sempre pulita. Anche le immagini risultano molto nitide, nonostante la fotocamera sia da 5mega pixel.

Tuttavia ciò che sorprende è la qualità delle riprese in movimento. In pratica potrai girare un video mentre sei in bici e noterai che non c’è una perdita di stabilità delle immagini. Una cosa è certa: i Ray-Ban Stories sono davvero facilissimi da utilizzare. Insomma, a volerci fermare qui, possiamo dire che questi superocchiali rappresentano un passo decisivo nel mondo del metaverso.

I difetti dei Ray-Ban Stories

Ovviamente i Ray-Ban Stories hanno anche qualche difetto. Il tempo di caricamento dei contenuti non è il massimo della velocità, la riproduzione musicale non è il top per gli esteti, dal momento che i bassi si sentono a malapena e soprattutto sono privi di sensori di prossimità, non proprio il massimo per la sicurezza in strada.

Poi c’è la solita questione sulla privacy. Per molti i Ray-Ban Stories sono un attacco alla nostra sfera intima, ma questo è un problema endemico che si pone ogni qual volta c’è un nuovo prodotto hi-tech sul mercato. Infine la durata della batteria, troppo scarsa, un vero e proprio tallone d’Achille per un oggetto smart.

Il costo dei Ray-Ban Stories è di 349 euro da listino ed è incluso l’astuccio. Qualcosina in meno rispetto alla terza versione di Spectacles, gli occhiali di Snapchat.

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