Per qualcuno sembra la realizzazione di un universo distopico, in cui i robot sostituiranno gli umani anche nel campo dell’arte e della cultura, per altri è il futuro che ci attende. Ma una cosa è certa, quanto successo alla Colorado State Fair è destinato a far parlare tanto anche nei prossimi mesi.

Il concorso

Dunque, ricapitoliamo: la Colorado State Fair ha bandito un premio per la categoria artistica “arte digitale/ fotografia manipolata digitalmente”. Fin qui nulla di strano, tutto ciò rientra in una normale competizione e chiaramente anche una foto può e deve essere considerata una opera d’arte. Tuttavia a questo premio ha partecipato anche Jason Allen, il presidente della società Incarnate Games che ha come core business i boardgame.

Il punto è che quest’ultimo ha presentato al concorso una immagine generata dall’intelligenza artificiale, tramite il software Midjourney. Il risultato finale? Ha vinto proprio l’I.A. Apriti cielo! Sono divampate le polemiche: “può considerarsi arte qualcosa creato da un non-umano? Jason Allen si è difeso, però, asserendo che non ha nascosto agli organizzatori la “tecnica” utilizzata.

Cos’è Midjourney?

A questo punto è doveroso fare un passo indietro e spiegare cos’è Midjourney. Si tratta di un software basato sull’I.A. che è in grado di creare immagini. Non è assolutamente complicato da utilizzare: in pratica si inserisce un comando/prompt e al resto pensa tutto l’I.A che rielabora il tutto sulla base di quanto scritto.

Al momento si tratta di un software beta al quale ci si può iscrivere inserendo la propria mail. Molti lo hanno utilizzato per creare fantastiche e originali poster locandine dei videogames. Jason Allen, invece, come esperimento per un concorso a premio. Prima di lasciarti resta un’ultima cosa da farti vedere: l’immagine che ha vinto il concorso del Colorado State Fair. Eccola qui:

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